Oggi parliamo di…melone

Oggi parliamo di…melone

Dissetante, rinfrescante e diuretico, il melone è uno dei frutti protagonisti dei mesi più caldi dell’anno. Il melone è ricco di sali minerali e vitamine, ed è molto versatile in cucina.

Esistono diverse varietà di melone ma quello che troviamo in questo periodo dell’anno è quello giallo retato, ed è quello di cui parleremo di seguito.

Il melone è composto per il 90% di acqua e contiene 34 kcal per 100 gr, ha ottime quantità di molti minerali, come potassio, magnesio, ferro, fosforo e calcio ma anche di vitamine A, C e B3 che gli garantiscono un’azione antiossidante. Questo frutto contiene molte fibre e per questo ha un buon potere saziante, ma aiuta anche a migliorare la circolazione, abbassare i trigliceridi ed il colesterolo in eccesso.

In cucina il melone si presta a numerose preparazioni sia dolci che salate, in abbinamento al prosciutto crudo o pesce affumicato ma è anche un ottimo ingrediente per insalate di ogni tipo, o piatti con carne, pollo, riso e si sposa bene con le spezie, specie quelle più forti come il pepe.

Quale ricetta sperimenterai con il melone?

Oggi parliamo di….aperitivo

Oggi parliamo di….aperitivo

L’aperitivo è un momento di relax e svago che ci si concede con amici o con colleghi di lavoro generalmente verso la fine della giornata, prima di cena. Già nell’antica Roma il pasto principale era anticipato dalla “mulsum”, una bevanda con proprietà digestive che serviva a preparare lo stomaco a ricevere il pasto. Oggi l’aperitivo non ha più questo significato ma più semplicemente di piacere.

 
È possibile concedersi un aperitivo se si è a dieta? Si, ma con moderazione e attenzione, senza privarsi del drink né degli stuzzichini.

Per prima cosa scegliamo il drink: un buon calice di vino fermo, meglio rosso per le sue spiccate proprietà antiossidanti, oppure un prosecco extra brut, uno spritz, altrimenti una birra piccola.
Se si decidesse di bere qualcosa di analcolico sarebbe preferibile scegliere una spremuta, ad esempio di arancia o di pomodoro, o una centrifuga, ad esempio di sedano, zenzero e carote, o in alternativa un estratto, ad esempio di pompelmo.


Come snack di accompagnamento è preferibile orientarsi verso le verdure in pinzimonio, olive e frutta secca; anche sashimi, salumi magri e formaggi magri possono essere scelti. Attenzione ai cibi troppo grassi e calorici, come fritti, tramezzini con pane in cassetta, o tartine guarnite con salse discutibili.

Al di là degli aspetti nutrizionali, l’aperitivo rimane un momento di convivialità e di incontro, e se fatto con attenzione e moderazione, non è certo un’occasione a cui dover rinunciare per rimanere in forma!

Qual è il tuo aperitivo preferito?

Conosci l’umeboshi

Conosci l’umeboshi

L’umeboshi, letteralmente “prugne secche”, è un frutto giapponese sotto sale dal sapore acido e salato, usato fin dall’antichità per le sue proprietà medicinali.

Queste prugne vengono raccolte acerbe, quando il loro succo possiede il livello di acidità massima; vengono poi lavate e immerse nell’acqua per una notte per toglierne il sapore amaro; successivamente vengono messe sotto sale e riposte in un luogo fresco e buio per diversi anni, per estrarne il succo e avviare il processo di fermentazione naturale.

In queste condizioni si favorisce la crescita dei batteri benefici dell’acido citrico e si inibisce lo sviluppo di microrganismi ed enzimi dannosi.

Queste prugne hanno un effetto alcalinizzante e sono in grado di aiutare a mantenere un salubre equilibrio tra ambiente acido e alcalino in situazioni quali affaticamento, nausee e problemi di stomaco. L’umeboshi supporta anche le funzioni epatiche ed è efficace nei casi di anemia, nel prevenire la stanchezza, alleviare la costipazione e i sintomi influenzali. Questo frutto viene usato anche per curare alcune malattie della pelle, come ad esempio l’eczema.

La prugna salata umeboshi ha quindi moltissime proprietà salutari:

  • disintossicante
  • depurativa
  • analgesica
  • antisettica
  • antipiretica
  • rivitalizzante

I giapponesi consumano l’umeboshi aggiungendo una prugna sopra una ciotola di riso bianco per dare sapidità e sapore al piatto ma lo uniscono anche alle preparazioni di verdure.

Oggi parliamo di ciliegie

Oggi parliamo di ciliegie

La ciliegia è un frutto piccolo con nocciolo proveniente da due possibili specie di alberi: il ciliegio dolce e il ciliegio acido. Secondo la storia, Plinio narra che le ciliegie furono portate in Italia da Lucullo dall’asia Occidentale fino alla regione del Ponto; fu poi grazie ai Romani che la coltivazione del ciliegio si diffuse in tutto l’impero e quindi in tutta Europa.

Oggi esistono numerose varietà, quelle dolci, grandi, a forma di cuore, con polpa rosso porpora e buccia rosso borgogna, le amarene e le marasche.
 
Dal punto di vista nutrizionale le ciliegie sono ricche di vitamina C, potassio, rame e manganese. Sono inoltre considerate depurative e disintossicanti per il fegato, grazie alla presenza di acido malico, che favorisce la digestione di zuccheri. Le ciliegie fresche sono diuretiche e riequilibranti dell’intestino



Conosci il gomasio?

Conosci il gomasio?

Il gomasio è un condimento di origine giapponese composto da sale marino integrale e semi di sesamo tostati tritati che grazie al suo sapore funge da esaltatore di sapidità sostituendo completamente il sale o riducendone di molto la quantità.

Il sesamo è un seme ricco di minerali come il ferro, il fosforo, il magnesio e lo zinco ma soprattutto è molto ricco di calcio e vitamina D, nonché di un notevole contenuto di proteine.

Il gomasio è molto indicato anche per chi soffre di ipertensione e chi ha problemi relativi all’apparato urinario. Possiede anche un potere antiossidante dovuto alla presenza di tre sostanze benefiche per l’organismo: il sesamolo, la sesamolina e la sesamina. Questo condimento è molto vantaggioso anche per contrastare alcuni fastidi come il mal di testa, i bruciori di stomaco o sensazioni di nausea, è sufficiente ingerirne mezzo cucchiaino.

In cucina, il gomasio, si può utilizzare per condire insalate, salse, pane, carne, riso, verdure. E’ il condimento ideale da abbinare ai cereali, perché ne valorizza il gusto dando loro un particolare sapore. Va usato a crudo, spolverizzato sugli alimenti appena cucinati, per non perdere tutte le sue proprietà nutrizionali.

Il gomasio si può acquistare nei negozi di alimenti biologici oppure si può preparare in casa, l’ideale sarebbe utilizzare lo strumento apposito, il suribachi, un mortaio giapponese caratterizzato da un rivestimento interno zigrinato che facilita la rottura dei semi.

Alimentazione e abbronzatura

Alimentazione e abbronzatura

L’alimentazione svolge un ruolo importante per il raggiungimento di una abbronzatura intensa ed uniforme.
Mangiare in modo sano ed equilibrato aiuta ad incrementare vitamine, minerali ed elementi nutritivi che aiutano non solo ad abbronzarsi in modo più efficace, ma anche a preservare la salute della pelle.

Quali sono i micronutrienti alleati per la nostra abbronzatura? E in quali alimenti si trovano?

Il betacarotene è il precursore della vitamina A che stimola la produzione di melanina e contribuisce a ridurre al minimo l’azione aggressiva dei raggi solari sulla pelle. Il beta carotene lo troviamo soprattutto nei vegetali verdi, arancioni e gialli, come meloni, albicocche, pesche, broccoli e rucola.

Il licopene è una sostanza antiossidante che contrasta e previene l’invecchiamento della pelle e la protegge dall’azione dannosa dei raggi solari, senza però intervenire direttamente sull’intensità dell’abbronzatura. Il licopene lo troviamo nella frutta e nei vegetali di colore rosso come i pomodori, l’anguria, il pompelmo, le fragole e le ciliegie.

Gli Omega 3, 6 e la vitamina E aiutano a mantenere la pelle elastica, le loro proprietà antiossidanti combattono l’invecchiamento cellulare e contribuiscono a stimolare la rigenerazione della cute. Tra gli alimenti ricchi di acidi grassi troviamo il pesce azzurro, il salmone, le noci e le mandorle; quelli ricchi di vitamina E sono gli oli, le nocciole, le arachidi.

Infine, l’acqua è fondamentale per mantenere l’idratazione cutanea e reintegrare le perdite di liquidi tipiche dell’esposizione al sole.

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