Nutrizione Bambini e adolescenti
Per un giusto approccio alla nutrizione dei più giovani
La corretta nutrizione per bambini e adolescenti
L’alimentazione è uno dei fattori che più incidono sulla crescita, sul rendimento e sulla produttività dell’uomo. Per garantire ad un bambino uno sviluppo corretto, è fondamentale fornirgli tutti i nutrienti necessari rispettando i reali fabbisogni alimentari, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. La salute dipende da un giusto equilibrio fra i bisogni dell’organismo che variano in funzione di età, sesso, tipo di attività fisica e l’apporto alimentare (sia in termini di calorie che di nutrienti). L’alimentazione insieme a fattori genetici, ormonali ed ambientali, svolge un ruolo determinante durante la crescita somato-psichica del bambino.
L’età scolare e l’adolescenza sono fasi molto delicate e importanti in cui l’organismo rapidamente si trasforma e la velocità d’accrescimento staturale può raggiungere, in certi periodi, anche i 10 centimetri l’anno, comportando, oltre all’allungamento delle ossa, un aumento di volume della massa muscolare, del tessuto adiposo e di tutti gli organi; è indispensabile attraverso l’alimentazione, fornire al corpo il materiale necessario a costruirsi.
In questa fase della vita, risulta importante non tanto imporre una dieta quanto introdurre al più presto abitudini alimentari corrette; vale a dire far sì che “il nutrirsi” continui ad essere un fatto naturale e gradevole.

Il fabbisogno energetico previsto dai LARN (Livelli di Assunzione Raccomandata dei Nutrienti) prevedendo un discreto livello d’attività fisica (devono quindi essere ridotte del 15% se i ragazzi conducono vita sedentaria) corrisponde orientativamente a:
• 1.900-2.000 kcal al giorno dai 7 ai 9 anni
• 2.000-2.250 kcal dai 10 ai 12 anni
• 2.250-2.500 kcal oltre i 13 anni
Molto importante è adottare una dieta varia, nella quale siano giornalmente presenti alimenti appartenenti ai quattro gruppi fondamentali: latte e derivati, carne, cereali, verdura e frutta.
Una corretta alimentazione in adolescenza è di fondamentale importanza per ottenere un buon livello di sviluppo fisico e mentale e per migliorare la possibilità di conservare da adulto una buona salute.
Il regime alimentare in adolescenza deve essere personalizzato in base al sesso, all’età, al peso, all’attività fisica ed al ritmo di crescita, fattore quest’ultimo che presenta un’ampia variabilità sia a seconda della predisposizione dei singoli individui, sia a seconda del periodo che il soggetto sta attraversando.
L’età evolutiva è una condizione particolarmente delicata, in cui si rischia facilmente di sbagliare per difetto o per eccesso l’apporto di nutrienti.

Sovrappeso e obesità
Si contano oltre 2 milioni tra bambini e adolescenti in sovrappeso o addirittura in obesità, in Italia, con una maggior percentuale nel Mezzogiorno e soprattutto nei maschi. Le cause maggiori sono l’inattività fisica, un’alimentazione basata su “cibo spazzatura” ma anche i cattivi esempi che a volte li circondano.
Il problema principale rimane proprio la mancanza di attività sportiva che, al di fuori del sistema scolastico, in molti casi è insufficiente o addirittura completamente assente.
Allo stesso modo anche l’alimentazione basata su cibi troppo ricchi di zuccheri e grassi influenza questo dato: troppi pochi bambini e ragazzi mangiano adeguatamente porzioni di frutta e verdura contro una netta maggioranza che quotidianamente consuma dolci, spuntini salati e bevande gassate.
In sostituzione bisogna preferire dolci fatti in casa, con farine d’avena, albumi d’uovo e zucchero di cocco, poi cereali, estratti di frutta o yogurt per lasciare ai bambini e agli adolescenti il piacere di mangiare.
Nutrizione e attività fisica nel bambino e nell’adolescente
Al fine di migliorare la qualità di vita delle nuove generazioni è necessario promuovere una quali-quantitativamente adeguata nutrizione, uno stile di vita attivo e la pratica regolare di attività fisica.
I livelli di attività fisica si dividono in:
- SEDENTARI Non praticano sport, non fanno giochi di movimento, camminano poco, usano l’ascensore, trascorrono molte ore seduti a studiare o davanti ad uno schermo
- SEDENTARI CON ATTIVITA’ SPORTIVA ORGANIZZATA Sedentari che 2-3 volte la settimana praticano un’ora di sport
- SOGGETTI CON UNO STILE DI VITA ATTIVO Sono frequentemente impegnati in giochi di movimento, camminano molto, salgono scale, ecc..
- SOGGETTI CON STILE DI VITA ATTIVO E ATTIVITA’ SPORTIVA ORGANIZZATA Sono frequentemente impegnati in giochi di movimento, camminano molto, salgono le scale, ecc.. e praticano sport 2-3 volte la settimana
- AGONISTI Si sotto pongono ad allenamenti impegnativi più o meno quotidiani
Un’alimentazione sana, varia, equilibrata e organizzata, divisa in cinque pasti giornalieri è quasi sempre in grado di soddisfare i fabbisogni di macro- e micronutrienti per un bambino o adolescente, purché adeguata alla crescita staturo-ponderale, al grado di sviluppo puberale e soprattutto al reale livello di dispendio energetico:
- Per i soggetti sedentari e sedentari che praticano attività sportiva organizzata il dispendio energetico è molto contenuto e sarà sufficiente il regime dietetico consigliato ai loro coetanei
- I soggetti attivi e attivi che praticano attività sportiva organizzata hanno un dispendio energetico totale maggiore ai sedentari
- I soggetti atleti hanno un dispendio energetico significativamente superiore anche ai soggetti attivi.
Per chiunque, ma in particolare per chi svolge un’intensa attività fisica, è indispensabile una corretta idratazione data dall’assunzione di acqua e di cibi adeguati. Dopo lo svolgimento di attività fisica e di gioco intensa la reidratazione deve essere precocissima poiché essendo la termoregolazione meno efficiente rispetto all’adulto, il bambino può incorrere nel rischio di disidratazione, con conseguente rapido decadimento delle prestazioni e rischio di colpo di calore.
I disturbi del comportamento alimentare: anoressia e bulimia
Il cibo da una parte ci permette di sopravvivere ma allo stesso tempo ci aiuta a comunicare le emozioni e le persone. In Italia i disturbi del comportamento alimentare coinvolgono oltre due milioni di ragazzi soprattutto ragazze (dati del CIDAP, Centro Italiani Disturbi Alimentari Psicogeni), con circa un milione e mezzo di ragazze bulimiche, che alternano abbuffate fuori controllo e restrizioni alimentari, e oltre 750.000 di ragazze anoressiche, che mangiano poco o niente. I maschi sono circa 75.000 ragazzi anoressici e 150.000 bulimici.
Sembrano avere un certo peso rapporti molto problematici con i genitori e ambienti scolastici o esperienze di lavoro che incoraggino la magrezza (moda), ma anche attività sportive come ginnastica artistica e la danza.
Queste patologie vengono quotidianamente influenzate dagli stereotipi imposti dalla società moderna che associa ad una eccessiva magrezza un aspetto adeguato e di successo.
Uomo
Ogni uomo può fare molto per vivere meglio e più a lungo, adottando uno stile di vita corretto.