Nutrizione donna
per un giusto approccio alla nutrizione delle donne
La corretta nutrizione per la donna
La salute ed il benessere femminile presentano importanti relazioni con la nutrizione, sia rispetto ai tanti cambiamenti fisiologici del corpo femminile, quali ad esempio quelli collegati alla funzione riproduttiva, alle gravidanze, alla menopausa, ma anche rispetto a condizioni patologiche che nella donna acquisiscono caratteristiche e valenze specifiche collegate al genere come nell’obesità e nel diabete.
I cambiamenti del corpo della donna seguono ritmi programmati geneticamente ma subiscono anche importanti influenze ambientali e psico-sociali che a loro volta incidono sullo stato di salute, lo stato nutrizionale e lo stile di vita; tali influenze vengono peraltro elaborate e vissute diversamente da ogni donna. L’alimentazione corretta è importante fin dall’infanzia e poi nell’adolescenza, periodo caratterizzato da profondi cambiamenti fisici, psichici e comportamentali. In questa fase della vita aumenta il fabbisogno di energia e di alcuni nutrienti (come ferro, calcio e vitamine); l’alimentazione deve essere in grado di apportare tutto ciò che è necessario per l’accrescimento.
Nel corso della menopausa si verifica spesso un aumento di peso e una diversa distribuzione del grasso corporeo, che si accumula soprattutto a livello addominale. Per mantenere sotto controllo il peso, è importante ridurre il numero di calorie quotidiane, facendo comunque in modo che l’alimentazione sia varia e comprenda tutti i gruppi alimentari principali. Il principio guida deve essere la varietà con moderazione, riducendo i grassi, i cibi troppo salati, privilegiando gli alimenti integrali ricchi di fibra alimentare, la frutta e la verdura e l’olio extravergine d’oliva.
Scopri di più sull’approccio corretto all’alimentazione in menopausa
Nutrizione e fertilità
Ciò che mangiamo influenza anche la fertilità, la gravidanza e il futuro dei nuovi nati. Se si desidera concepire un figlio è molto importante mantenere il peso forma, perché sia il peso in eccesso che l’estrema magrezza hanno un effetto negativo sulla fertilità.
La dieta mediterranea è molto ricca di antiossidanti, che proteggono gli ovuli (e spermatozoi) dall’attacco di agenti infettivi e sostanze inquinanti.
Attualmente il mio approccio nutrizionale al miglioramento della fertilità è quello di una dieta chetogenica alternata ad un’alimentazione low-carb con la giusta scelta degli alimenti a basso impatto infiammatorio, con uno studio attento della giusta integrazione.
Consulta l’approfondimento dedicato al rapporto tra alimentazione, peso e fertilità femminile
Gravidanza e allattamento
Lo stato nutrizionale e l’incremento ponderale pregravidico ed in corso di gravidanza condizionano lo stato di salute della mamma, del feto e del bambino. È molto importante l’intervento nutrizionale in gravidanza finalizzato a garantire un apporto di nutrienti adeguato ad ottenere un fisiologico sviluppo del feto in una condizione di salute e benessere della madre. In corso di gravidanza aumenta il fabbisogno calorico-proteico, oltre al fabbisogno di vitamine, sali minerali ed altri nutrienti (in particolare acido folico, vitamine B1, B2, B12 ed A, ferro, calcio, acidi grassi essenziali della serie omega-3, luteina): un’alimentazione varia e bilanciata è in grado di garantire alla gestante l’apporto delle sostanze nutritive di cui necessita.
L’incremento di peso in gravidanza dipende da più fattori: per meno della metà dal feto, dalla placenta e dal liquido amniotico, per il resto è dovuto alla ipertrofia dell’utero, alla formazione di nuovo tessuto adiposo materno, all’aumento del volume delle mammelle. Inoltre avviene anche l’aumento del liquido intracellulare, del volume plasmatico e dalla ritenzione idrica. Durante il periodo di gestazione si ha fisiologicamente l’incremento del tessuto adiposo sottocutaneo a livello di addome, cosce e dorso che si osserva dalla decima alla trentesima settimana questo ha una funzione di riserva energetica in corso di gravidanza e successivamente di allattamento. Il peso pregravidico influenza l’andamento della gravidanza: la condizione di sottopeso è associata ad una più alta incidenza di nascite premature, di neonati sottopeso e in casi estremi di mortalità perinatale, soprattutto se l’incremento del peso in corso di gravidanza non è stato adeguato; la condizione di obesità e/o di eccessivo incremento ponderale espone ad un maggior rischio di diabete gestazionale, ipertensione, gestosi e complicanze in corso di parto. L’aumento del peso corporeo deve essere progressivo: durante il primo trimestre deve essere contenuto ad 1 kg, successivamente dovrà essere settimanalmente di 0,5 kg in donne sottopeso, 0,4 Kg nelle normopeso e di 0,300 nelle donne in sovrappeso.
Per la donna la produzione del latte è un impegno gravoso da un punto di vista metabolico-nutrizionale, che richiede una supplementazione calorico-proteica integrata anche di calcio, ferro, vitamine (A, gruppo B e C) ed oligoelementi (iodio, zinco, rame, selenio). Come in gravidanza un’alimentazione variata e bilanciata con adeguato apporto di frutta e verdura è sufficiente a garantire i fabbisogni nutrizionali senza richiedere supplementi farmacologici. Il supplemento calorico durante l’allattamento è valutato intorno alle 450-550 calorie al giorno sino al 6° mese. Deve considerare le riserve caloriche accumulate in corso di gravidanza in forma di tessuto adiposo per non determinare un ulteriore incremento di peso nella donna soprattutto in caso di sovrappeso/obesità preesistenti, dipende anche dalla quantità di latte prodotto. Aumenta il supplemento di proteine necessario che diventa di 16/17 g/die. Il supplemento di calcio anche durante l’allattamento è di circa 400 mg/die. In linea generale, l’alimentazione della donna che allatta deve comprendere alimenti proteici come latte e latticini che sono ricchi di calcio, fosforo e vitamina A, pesce uova e carne coprono il fabbisogno di acidi grassi e aminoacidi essenziali, ferro, minerali ed alcune vitamine. Oli vegetali, in particolare l’olio extravergine di oliva, da assumere crudo, apporta acidi grassi monoinsaturi e vitamine liposolubili. Frutta, verdura, legumi e cereali soddisfano la richiesta di fibre e vitamine ed oligoelementi. L’acqua introdotta non deve essere inferiore ai 2 litri/die a basso residuo fisso (oligominerale) alternata ad un’acqua a media mineralizzazione, preferibilmente calcica con un contenuto di nitrati inferiore a 10 mg/litro. L’importanza dell’acqua durante l’allattamento va chiaramente riferita alla produzione di latte, che dal 1° al 5° mese aumenta progressivamente da 600 g ad 800 ml circa al giorno. Un adeguato apporto di acqua garantisce la produzione di un latte più fluido e più facilmente digeribile per il bambino.
Bambini e adolescenti
L’alimentazione è uno dei fattori che più incidono sulla crescita, sul rendimento e sulla produttività dell’uomo
Uomo
Ogni uomo può fare molto per vivere meglio e più a lungo, adottando uno stile di vita corretto.