Fino ad oggi si è sostenuto che l’aumento di peso verificatosi con l’avanzare dell’età fosse dovuto al rallentamento del metabolismo. Un recente studio internazionale ha invece osservato, su un ampio campione statistico, che il metabolismo basale (ovvero il consumo di energia che il nostro organismo impiega in condizioni di riposo) aumenta fino ai 20 anni per poi rimanere costante fino ai 60 anni, dopo di che il dispendio energetico diminuisce circa dell’1% ogni anno.

Questo studio ha analizzato le calorie medie bruciate da oltre 6.000 persone, sia uomini che donne, di età compresa tra 0 e 95 anni di 29 paesi, durante la loro vita quotidiana ed ha individuato 4 fasi metaboliche:

–        INFANZIA (fino ad 1 anno) dove si verifica un picco di consumo calorico;

–        ADOLESCENZA (da 1 a 20 anni) dove il metabolismo rallenta di circa il 3% ogni anno;

–        ETA’ ADULTA (dai 20 ai 60 anni) dove il metabolismo rimane costante, anche se in gravidanza o menopausa;

–        ANZIANITA’ (dopo i 60 anni) dove il metabolismo rallenta di circa lo 0,7% ogni anno.

In base a questa ricerca possiamo affermare che non sia corretto dire che il metabolismo rallenti con l’avanzare dell’età ma ciò che influisce sull’attività del metabolismo è invece la genetica, lo stile di vita, lo stress, i ritmi lavorativi, le ore di attività fisica e l’alimentazione, spesso associata ad un introito calorico superiore a quello necessario.

Mantenendo uno stile di vita sano e dinamico, seppure con le abitudini che cambiano con il passare degli anni e i ritmi quotidiani, è possibile mantenere attivo il metabolismo!

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