aLIMENTAZIONE E CELLULITE

le “regole” per combatterla quotidianamente

Cellulite: impariamo a conoscerla

Il termine corretto per definire la cellulite è pannicolopatia fibroedematosa sclerosante.
La cellulite è il deposito di acqua e grasso che si forma tra la cute ed il tessuto sottocutaneo. Il tessuto adiposo all’inizio non è infiammato ma è soprattutto imbevuto di liquidi, successivamente insorge la degenerazione del tessuto connettivale che diventa denso, fibroso e sclerotico; i capillari si alterano progressivamente rendendo sempre più difficili gli scambi vitali con le cellule.

Con il rallentamento della circolazione emolinfatica si verifica così una tendenza al ristagno delle scorie metaboliche, con iniziale intossicazione locale e infiammazione. Nella zona interessata dalla cellulite l’irrorazione sanguigna diminuisce notevolmente, il tessuto riceve così meno ossigeno e nutrimenti, la pelle perde la sua naturale elasticità ed ha l’aspetto distintivo della buccia d’arancia.

È importante riconoscere la cellulite dall’adiposità localizzata e dalla ritenzione idrica. La cellulite non è uguale per tutti, ne esistono diverse tipologie: si può infatti avere una cellulite dura e compatta, una cellulite con ritenzione o una cellulite morbida.

È importante riconoscere la cellulite dall’adiposità localizzata e dalla ritenzione idrica. La cellulite non è uguale per tutti, ne esistono diverse tipologie: si può infatti avere una cellulite dura e compatta, una cellulite con ritenzione o una cellulite morbida.

Donna dieta nutrizionista

È fondamentale, quindi, identificare il tipo di cellulite e lo stadio in cui si trova (esistono 4 stadi progressivi). La caratterizzazione spesso è difficile per questo è utile chiedere un consulto al medico al fine di intervenire nel modo più corretto.

Tra i fattori che concorrono a provocare uno stato di sofferenza del microcircolo a livello del tessuto adiposo, con conseguente insorgenza della cellulite, troviamo:

  • FATTORI RAZZIALI:  la razza bianca; 
    • ETA’: sono interessate tutte le fasce di età;
      • SESSO:  il genere femminile, anche le donne magre;
        • FAMILIARITA’ 
        • ALTERAZIONI ORMONALI:
          • iperestrogenismo
          • ipercortisolismo
          • iperinsulinismo
          • iperprolattinemia
          • ipotiroidismo
          • assunzione di estro-progestinici
          • assunzione di alimenti contenenti ormoni
        • FATTORI ALIMENTARI: 
          • disordini nutrizionali 
          • alterazioni della digestione
          • stitichezza
          • disbiosi intestinale 
          • intolleranze alimentari
        • FATTORI CIRCOLATORI 
        • ALTERAZIONI DELLA COLONNA E DELLA POSTURA E COMPRESSIONI
        • SOVRAPPESO
        • CONGESTIONE PREMESTRUALE E GRAVIDANZA
        • ALTERAZIONI FUNZIONI SESSUALI
        • ALTERAZIONI PSICHICHE 
        • STILE DI VITA 
        • INFEZIONI 
        • FUMO: 
          • certamente provoca vasocostrizione, rallentamento del microcircolo e ipossia, a loro volta causa di fibrosclerosi

         

        La scorretta alimentazione è sicuramente una delle cause più importanti per la formazione della cellulite.
        Anche se non possiamo parlare di Dieta anticellulite, a tavola questa patologia ed il conseguente inestetismo possono essere trattati seguendo un’alimentazione equilibrata e con effetto disintossicante. La dieta non deve essere fortemente ipocalorica.
        In particolare si consiglia una dieta con una buona quota proteica, ricca di verdure e con una moderata presenza di cereali integrali e frutta, scarsa in grassi animali, con adeguato apporto di olio extravergine d’oliva e quasi priva di sale aggiunto perché esso, come noto, favorisce la ritenzione idrica.

        Per contrastare la cellulite è importante bere a sufficienza; in media il giusto apporto di acqua è di 30 ml per chilogrammo di peso corporeo. Questi valori sono, tuttavia, solo indicativi; infatti, in condizioni di climi caldi e di attività fisiche intense, o in altre condizioni che inducano disidratazione, i livelli di acqua da assumere possono variare sensibilmente. Bere aiuta ad eliminare il ristagno idrico del tessuto connettivo attraverso i reni, la pelle e le feci. È bene scegliere un’acqua povera di sodio (da 0,5 o meno a 2 mg. per litro) e berne almeno 8 bicchieri al giorno.

         

        Tra gli alimenti controindicati per la cellulite troviamo:

        • affettati ricchi di sale
        • cibi in scatola 
        • caffè in eccesso
        • salatini 
        • dadi da brodo 
        • fritti
        • panna
        • dolci
        • besciamella
        • maionese
        • hamburger
        • cioccolato al latte 
        • confetture con aggiunta di zucchero
        • zucchero raffinato 
        • merendine
        • frutta sciroppata
        • alcolici
        • carni grasse
        • cereali raffinati

        Oltre ad una corretta impostazione alimentare anche i rimedi naturali, inoltre, possono essere d’aiuto per il miglioramento della cellulite. Le erbe, infatti, scelte adeguatamente da professionisti del settore, aiutano l’organismo nell’eliminazione di tossine, riducono la ritenzione idrica e favoriscono l’assorbimento dei grassi nell’intestino velocizzando così il metabolismo. Integrare l’alimentazione con appositi supplementi alimentari a base di estratti di alghe può migliorare il metabolismo; così come ananas e papaia possono essere molto utili a decongestionare e favorire il riassorbimento, tarassaco e betulla ad eliminare l’acqua stagnante dai tessuti nonché ginkgo biloba e centella asiatica per tonificare i capillari e migliorare la circolazione. 


        Per ottenere risultati interessanti e duraturi è, quindi, importante affrontare il problema della cellulite ma, più in generale, dell’adiposità localizzata con un approccio multidisciplinare di tipo nutrizionale, medico-estetico e di attività fisica che preveda un allenamento in grado di stimolare la circolazione sanguigna in maniera specifica nelle aree target.

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