LA PASSIONE DEL GUSTO
Non è certo una novità che mangiare e bere procurino piacere. La ricerca del piacere è un’esigenza insita in ciascuno di noi e il gusto per il cibo diventa passione, mangiare è indubbiamente uno dei maggiori godimenti della vita ed è nondimeno una via di accesso alla conoscenza. I godimenti legati al rapporto con il cibo, dall’atto di cucinarlo a quello di consumarlo e di assaporarlo, sono molti e si esprimono attraverso modalità differenti: al piacere effimero, che corrisponde alla necessità di nutrimento viene affiancato un piacere concepito, elaborato, anche con l’obiettivo di prolungarlo, alla ricerca di gratificazioni del palato. È persino possibile trarre godimento dal cibo anche solo gustandolo con gli occhi o annusandone il profumo, sublimando così l’atto del consumo effettivo.
Il piacere di cucinare è un’altra faccia della passione del gusto: è un atto d’amore, un prendersi cura dell’altro, espressione di generosità e responsabilità per il benessere o malessere che il cibo può recare.
Le proprietà edonistiche e quelle organolettiche di ciò che si mangia sono accessibili grazie alla sinergia di tutti i nostri sensi: dalla loro cooperazione dipende infatti il sapore, un’esperienza fondamentalmente sinestetica. Assaporare il cibo non è semplicemente avvertire il gusto di quello che viene portato alla bocca, ma molto di più diventa un’esperienza sensoriale.
Buon San Valentino a tutti!