L’anguria è uno dei frutti più rinfrescanti e dissetanti, perché costituita quasi interamente da acqua: la sua presenza sfiora il 92% e, con questa quota, l’anguria svetta tra i cibi preferiti dell’estate. Inoltre, stimola la diuresi e favorisce l’eliminazione delle tossine.

Questo frutto contiene però una buona quantità di zuccheri, circa l’8%, pur con un contenuto calorico ridotto (circa 30 Kcal per 100g di prodotto).

Le sue caratteristiche nutrizionali lo rendono particolarmente energetico sia per il carico di zuccheri che per la presenza di vitamina B6 e il contenuto di sali minerali, in particolare il magnesio utile per ricavare energia dalle cellule e favorire molti processi fisiologici.

Bisogna quindi fare attenzione a non abusarne, in quanto l’anguria ha un indice glicemico (la velocità con cui aumenta la glicemia in seguito all’assunzione di un quantitativo dell’alimento contenente 50 g di carboidrati) di 72/100, posizionandola in alto nella scala dell’indice glicemico. E’ sconsigliato per le persone diabetiche.

Il carico glicemico dell’anguria invece (il prodotto tra l’indice glicemico e i carboidrati totali dell’alimento diviso 100) è 5, un valore basso che permette complessivamente a questo frutto di avere un impatto ridotto sui livelli di glicemia.

Gustiamoci quindi questo piacevole frutto preferibilmente agli spuntini o come dopo cena se il pasto non è stato ricco di carboidrati. Consiglio una porzione di 200 grammi al netto dello scarto per un massimo di 2-3 volte a settimana.

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